Il terremoto politico nel Golfo Persico ha portato il prezzo del petrolio alle stelle e generato la sospensione di numerosi voli.
Le quotazioni petrolifere sono schizzate in alto dopo che quattro Stati hanno deciso di interrompere i rapporti diplomatici con il Qatar.
Nello specifico, si tratta di Egitto, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Bahrain.
L’accusa nei confronti del piccolo emirato qatariota è quella di sostenere i gruppi terroristici.
Prezzo del petrolio alle stelle dopo la rottura col Qatar
Lo stop dei rapporti diplomatici col Qatar è arrivato a seguito delle pesanti accuse piovute nei confronti del piccolo stato del Golfo.
Secondo i governi di Egitto, Arabia Saudita, Emirati Arabi e Bahrain, il Qatar sta destabilizzando la regione sostenendo gruppi terroristici quali Isis, al-Qaida e i Fratelli Musulmani.
Dalle parole si è presto passati ai fatti e i quattro Stati hanno annunciato la sospensione dei viaggi aerei e marittimi da e per il Qatar.
Inoltre, l’Arabia Saudita chiuderà le frontiere con il Qatar bloccandone le importazioni.
La replica del Qatar non si è fatta attendere ed è arrivata in mattinata.
L’emirato accusa i vicini del Golfo di volerlo mettere sotto tutela e denuncia come «ingiustificata» e «senza fondamento» la rottura delle relazioni diplomatiche.
Sospensione voli Qatar e Borsa qatariota a picco
Le tensioni nel Golfo si ripercuotono anche sul prezzo del petrolio, sulla Borsa e sui voli aerei.
Il petrolio greggio Wti è salito dell’1,6% a 48,46 dollari al barile, mentre il Brent è avanzato dello 0,6% a 50,56 dollari.
Crolla invece la Borsa del Qatar, che ha aperto in calo del 7,9% portandosi ai minimi dal gennaio 2016 e segnando volumi di contrattazioni dieci volte più elevati rispetto alla media giornaliera.
E ci sono conseguenze anche sul fronte aereo: in Qatar voli sospesi da e verso l’emirato da parte di Etihad e Fly Emirates.