Continuano a crescere i mutui prima casa e fanno registrare aumenti a doppia cifra.
A dirlo è l’ultimo studio del CRIF realizzato con la collaborazione di Assofin e Prometeia, che attraverso il 42° Osservatorio sul credito al dettaglio ha analizzato il mercato complessivo dei mutui alle famiglie.
Mutui prima casa 2017: i numeri
Più 25,8% per i mutui prima casa erogati nel periodo gennaio-marzo 2017, meno rispetto all’accelerata del 2016 che aveva invece fatto rilevare a fine anno +31,7% e +22% di operazioni di finanziamento con ipoteca registrate sempre nel primo trimestre.
A migliorare le condizioni dell’offerta mutui sono:
- la politica monetaria fortemente espansiva;
- le politiche di erogazione più prudenti;
- la maggiore trasparenza e regolamentazione della normativa;
- i bassi tassi d’interesse che riducono il costo del denaro preso in prestito;
La ripresa dei mutui destinati all’acquisto si accompagna a una crescita non solo degli importi richiesti (120mila euro in media), ma anche delle durate contrattuali, dai 21 ai 25 anni.
In aumento anche i finanziamenti erogati oltre i 200mila euro e per periodi superiori a 25 anni.
Cala invece il tasso di default a 180 giorni, collocandosi nel mese di marzo all’1,3%, vicinissimo ai livelli pre-crisi.
Le prospettive future
Quali sono le prospettive per gli anni a venire?
Alla presentazione dell’Osservatorio di Assofin-CRIF-Prometeia si è provato a disegnare lo scenario del mercato del credito, con bassi tassi e concorrenza che comprimeranno i margini unitari.
Sarà necessario che gli operatori del mercato del credito rivedano il modello di servizio, spostando sui canali digitali tutte quelle operazioni con minore valore per l’economia degli istituti e consolidino la relazione del cliente e un tipo di consulenza mirata e specialistica.
Sul fronte consumatori, il primo vero passo verso la rivoluzione digitale è una valutazione critica del mercato, inteso come confronto continuo dell’offerta attraverso strumenti come i comparatori online.