Il nuovo Starbucks di Milano è solo una parte del maxi-progetto che l’azienda americana ha in mente per il nostro Paese.
Nei prossimi 5-6 anni, Starbucks ha infatti intenzione di aprire 200 o addirittura 300 punti vendita in tutta Italia.
Starbucks in Italia, cosa prevede il progetto
«Se il mercato risponderà bene, nei prossimi anni apriremo 200-300 Starbucks», ha detto Antonio Percassi, l’imprenditore che sta curando lo sbarco in Italia della multinazionale delle caffetterie.
Che Starbucks avrebbe aperto altri punti vendita in Italia lo aveva già anticipato il suo fondatore Schultz.
A una condizione però: «Prima dovremo guadagnare il rispetto del consumatore italiano».
Starbucks Milano: come sarà il nuovo store
A Milano Starbucks aprirà a pochi passi dal Duomo, nell’ex palazzo delle Poste di piazza Cordusio.
Il nuovo punto vendita – l’inaugurazione è prevista nel 2018 – sarà una reserve roastery (caffetteria più torrefazione).
Occuperà uno spazio di 2400 metri quadri e sarà il primo edificio di questo tipo nell’area di Europa, Africa e Medio Oriente.
Per lo store di Milano la catena americana ha in programma un piano di 350 assunzioni.
Com’è nato Starbucks
L’azienda Starbucks è stata fondata nel marzo 1971 a Seattle.
Il nome deriva da un personaggio di Moby Dick – che si chiamava appunto starbuck – e il logo raffigura una sirena a due code stilizzata.
Lo sbarco in Europa avvenne nel 2012. Oggi Starbucks è presente in 72 paesi.
Negli Stati Uniti si contano quasi 12mila punti vendita Starbucks, mentre in Europa è il Regno Unito ad avere più store, ben 791.
Nel 2016 l’azienda ha fatturato 15,6 miliardi di dollari, con un utile netto di 1,70 miliardi di dollari.
Oggi i dipendenti Starbucks nel mondo sono 238mila.