Il 21 aprile 2017 è il termine ultimo per la rottamazione delle cartelle Equitalia.
La data è stata prorogata dal governo grazie a un decreto legge, poiché il termine precedente era il 31 marzo.
Cosa si intende per rottamazione cartelle Equitalia? E quali sono le cartelle che conviene rottamare?
Vediamo alcuni consigli per i contribuenti.
Rottamazione cartelle Equitalia: quali conviene rottamare
Rottamare le cartelle di Equitalia significa estinguere il proprio debito con l’Agente della riscossione.
Grazie alla rottamazione, il contribuente usufruisce di uno sconto sulle somme dovute.
Con la rottamazione delle cartelle si risparmiano gli interessi di mora, le sanzioni e una parte dell’aggio di riscossione.
Tuttavia non tutte le cartelle sono convenienti da rottamare.
Secondo il portale La Legge per Tutti, al cittadino conviene rottamare:
- le cartelle nelle quali la somma dovuta per le sanzioni è molto alta;
- le cartelle molto vecchie, per le quali sono maturati molti interessi di mora;
- le cartelle per cui l’Agente della riscossione ha notificato un preavviso di fermo o di iscrizione ipotecaria;
- le cartelle per le quali si teme di subire in tempi brevi un pignoramento;
Non conviene invece rottamare le cartelle che sembrano prescritte e quelle che siamo sicuri di non aver mai ricevuto.
Da non rottamare anche le cartelle per cui è già stata proposta una opposizione e per le quali ci sono buone possibilità di vincere la causa.
Come richiedere la rottamazione
Il cittadino può richiedere la rottamazione delle cartelle Equitalia per tutti i debiti affidati all’Agente della riscossione entro il 31 dicembre 2016.
Per la rottamazione delle cartelle è necessario richiedere il proprio estratto di ruolo.
L’estratto di ruolo è l’elenco dei debiti esattoriali, dove ci sono tutte le cartelle di pagamento emesse a carico di una persona o di una società.
Per la richiesta dell’estratto di ruolo bisogna compilare un apposito modulo, disponibile sul sito internet di Equitalia.
La rottamazione delle cartelle di Equitalia può essere pagata in un massimo di cinque rate.
E’ importante sapere che se anche una sola rata non viene pagata, oppure viene pagata tardi oppure ancora viene pagato un importo minore, il contribuente decade dalla rottamazione.