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Continua il botta e risposta sulla riforma pensioni 2017 varata dal Governo Renzi e inserita nella legge di bilancio 2017. Tra chi è favorevole ai suoi contenuti e chi invece nutre seri dubbi sulla sua effettiva efficacia, oggi è stata la volta di Claudio De Vincenti, ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno, che ha parlato della riforma pensioni 2017 definendola: «Sostenibile sia nell’immediato che in prospettiva».
Riforma Pensioni 2017: il botta e risposta
De Vincenti – ora ministro ed ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio – ha parlato in risposta alle accuse mosse dal presidente dell’INPS Tito Boeri nel corso di Tuttopensioni 2017, il convegno organizzato dal quotidiano Il Sole 24 Ore: «Questa manovra – aveva detto Boeri – fa aumentare in modo non irrilevante il debito implicito pensionistico, scaricando gli oneri sulle generazioni future».
La replica di De Vincenti non si è fatta attendere: «Il miglioramento dei trattamenti pensionistici varato con la legge di bilancio – così il ministro – è del tutto sostenibile per la finanza pubblica sia nell’immediato che in prospettiva».
E alle accuse mosse da Boeri riguardo alla povertà – «Continuiamo a non intervenire in modo sistematico per constatarla», queste le sue parole – De Vincenti ha così risposto: «Il Governo Renzi, proprio per contrastare la povertà, ha stanziato per la prima volta nel nostro Paese risorse consistenti e il Governo Gentiloni sta accelerando l’approvazione in Parlamento della legge delega in materia».
«A nessuno può sfuggire – ha concluso il ministro – che anche il miglioramento delle pensioni più basse e l’accesso flessibile al pensionamento aiuteranno a sostenere proprio quelle famiglie in maggiore difficoltà economica. Siamo fieri di aver trovato i fondi per farlo».
News Pensioni: le novità della riforma
Ricordiamo che tra le maggiori novità della riforma pensioni 2017 c’è l’istituzione, in via sperimentale, della cosiddetta Ape – sociale e volontaria – l’anticipo pensionistico che sarà in vigore dal 1° aprile 2017 al 31 dicembre 2018.
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