Arabia Saudita e Russia in prima linea per estendere i tagli e far salire il prezzo del petrolio.
I due Paesi – che sono anche i maggiori produttori mondiali – hanno raggiunto un accordo per proporre all’OPEC di estendere i tagli alla produzione fino al 2018.
Quotazioni petrolio: estensione tagli fino ad aprile 2018
L’intesa tra Russia ed Arabia Saudita per far risalire le quotazioni petrolifere è stata raggiunta a Pechino.
«L’accordo deve essere esteso altrimenti – così il ministro dell’Energia saudita Khalid al-Falih – non potremo raggiungere il livello di scorte desiderati».
Dello stesso avviso il ministro dell’Energia russo Alexander Novak.
«L’obiettivo che dobbiamo raggiungere – ha detto – è quello di stabilizzare il mercato».
La proposta è ora quella di estendere l’accordo OPEC fino al 1° aprile 2018.
Questo perché l’accordo raggiunto lo scorso novembre non ha portato i risultati sperati sul prezzo del petrolio.
Nella prima parte del 2017 le quotazioni petrolio hanno sempre oscillato attorno ai 50 dollari al barile e più di una volta sono scese.
Prezzo petrolio in rialzo dopo la notizia dell’accordo
Il tema dell’estensione dei tagli alla produzione sarà discusso in occasione della riunione di Vienna, in programma il prossimo 25 maggio.
Tuttavia, qualche buon risultato s’intravede già ora.
Dopo la notizia dell’accordo, sia il prezzo petrolio WTI che il petrolio Brent sono risaliti di oltre due punti percentuali.
Ad oggi le quotazioni del petrolio Brent sono balzate fino a 51,79 dollari al barile, record dall’inizio del mese di maggio.
Contestualmente, le quotazioni petrolio WTI si sono attestate a 48,78 dollari al barile.