In Italia le pensioni erogate sono circa 18 milioni, ma sei pensionati su dieci ricevono meno di 750 euro.
E’ quanto emerge dall’Osservatorio INPS sulle prestazioni pensionistiche in vigore al 1° gennaio del 2017.
All’opposto, ci sono 207.945 pensioni (circa l’1,2% del totale) con un assegno mensile superiore ai 3500 euro.
Pensioni news, va peggio alle donne
Gli ultimi dati INPS registrano una situazione davvero allarmante per il nostro Paese.
Il 63,1% delle pensioni italiane ha un importo inferiore a 750 euro.
E alle donne va ancora peggio. «Questa percentuale – specifica l’INPS – per le donne raggiunge il 76,5%».
Il dato in questione costituisce solo una misura indicativa della povertà, poiché molti pensionati sono titolari di più prestazioni pensionistiche o comunque di altri redditi.
Le pensioni ridotte all’osso stridono ovviamente con i 3500 euro abbondanti che vengono invece erogati all’1,2%.
Soldi, questi ultimi, che finiscono quasi interamente nelle tasche di pensionati maschi (191.295).
Assegni tra 2mila e 2.500 euro mensili per 1.071.769 pensioni.
Quanto ci costano i nostri pensionati
I 18 milioni di assegni costano 197,4 miliardi di euro, di cui 176,8 miliardi sostenuti dalle gestioni previdenziali.
Negli ultimi cinque anni il numero complessivo è diminuito del 2,7%, ma le analisi INPS non includono le gestioni dei dipendenti pubblici ed ex Enpals.
Più di 14 milioni di pensioni sono di natura previdenziale, originate dal versamento di contributi previdenziali (vecchiaia, invalidità e superstiti) durante l’attività lavorativa.
Le restanti sono invece prestazioni erogate dalla gestione degli invalidi civili (comprensive delle indennità di accompagno) e da quella delle pensioni e assegni sociali, e sono di natura assistenziale, cioè pensioni erogate per sostenere una situazione di invalidità congiunta o meno a situazione di reddito basso.