Sarà di 3mila euro il tetto massimo di spesa in voucher INPS per famiglie e micro-imprese.
E’ quanto stabilito dal testo unificato per la disciplina del lavoro accessorio, che martedì prossimo sarà proposto in Commissione Lavoro della Camera.
Una scelta, quella di limitare i voucher, varata allo scopo di evitare il referendum sul Jobs Act voluto dalla Cgil.
Limitazione voucher, cosa cambia da ora
«Ciascun committente può avvalersi delle prestazioni occasionali per un valore non superiore a 3mila euro annui», si legge nel testo unificato.
Il valore dei voucher è stato fissato a 10 euro per le famiglie e a 15 euro per gli imprenditori e i professionisti.
«Questo testo – afferma la relatrice Patrizia Maestri – potrebbe essere accolto favorevolmente anche dal governo perché è una proposta mediata tra chi voleva abolire i voucher e chi invece voleva allargare la platea di chi ne faceva uso».
Voucher INPS, le sanzioni previste
Per quanto riguarda l’uso improprio dei voucher INPS, il testo – oltre alle inevitabili sanzioni – prevede quanto segue:
«Nei casi in cui venga accertato l’improprio utilizzo del buono lavoro […] il superamento dei limiti quantitativi e qualitativi di utilizzo di tali forme di lavoro determina la trasformazione del rapporto di lavoro in un rapporto di lavoro di natura subordinata a tempo indeterminato».
Le sanzioni andranno da un minimo di 600 euro a un massimo di 3600 euro.
Saranno escluse le pubbliche amministrazioni, ad eccezione dei casi di collaborazione con enti pubblici e associazioni di volontariato per lo svolgimento di lavori di emergenza.
Voucher, chi li può usare
I voucher possono essere utilizzati per:
- piccoli lavori domestici a carattere straordinario;
- ripetizioni;
- piccoli lavori di giardinaggio;
- pulizia e manutenzione;
- manifestazioni no profit;
- lavori di emergenza e solidarietà;
- attività di natura occasionale per imprenditori o professionisti senza dipendenti;
- attività agricole di carattere stagionale;
Le famiglie possono acquistare voucher INPS per via telematica o nelle rivendite, mentre le imprese solo carnet numerati in via telematica.