Ultimi dati sull’occupazione in Italia. A gennaio 2017 è salito il numero degli occupati, mentre c’è stato un netto calo per la disoccupazione giovanile.
Stabile il tasso di disoccupazione
Secondo l’analisi ISTAT, a gennaio gli occupati sono aumentati di 30mila unità. Un dato in crescita, seppur leggera (+ 0,1%), rispetto a dicembre.
Cresciuti anche i lavoratori a tempo indeterminato e gli indipendenti, mentre sono calati i lavoratori a termine.
Il tasso di disoccupazione – vale a dire il rapporto tra le persone che cercano un impiego sul totale della forza lavoro – si mantiene comunque stabile all’11,9%.
Diminuisce la disoccupazione giovanile
Buone notizie, finalmente, per quanto riguarda i giovani.
Il tasso di disoccupazione nella fascia tra i 15 e i 24 anni è sceso dal 39,2% al 37,9%, con 30mila disoccupati in meno.
Contemporaneamente però, sono aumentati di 30mila unità i giovani inattivi, coloro cioè che non hanno un lavoro e non lo cercano.
Per queso motivo il saldo dei nuovi occupati è pari a 0.
Boom occupati over 50: + 40mila
Da qualche anno a questa parte, la fascia di età che contribuisce maggiormente alla crescita occupazionale è quella degli over 50.
Un dato che ha due cause principali: l’invecchiamento generale della popolazione italiana e l’aumento dell’età pensionabile dovuto alla riforma Fornero.
Se nella fascia d’età 16-24 l’aumento è pari a 0, in quella 25-34 è calato di 6mila unità e in quella 35-49 di 4 mila, in quella 50-64 si è avuto un boom: + 40mila unità.
«Si conferma quindi – afferma l’ISTAT – il ruolo predominante degli ultracinquantenni nello spiegare la crescita degli occupati».