Le stime dicono che fra le attività che retribuiscono oggi chi lavora, il 45% potrà essere automatizzato in futuro.
Addirittura, i posti di lavoro messi a rischio dall’intelligenza artificiale sarebbero 8 milioni negli Stati Uniti e 15 milioni in Gran Bretagna.
Ma cosa intendiamo quando parliamo di industria 4.0 (o industry 4.0) e di quarta rivoluzione industriale?
Industria 4.0: significato del termine
La dicitura industria 4.0 indica una tendenza dell’automazione industriale che integra nuove tecnologie produttive per migliorare le condizioni di lavoro e aumentare la produttività e la qualità degli impianti.
Il termine prende il nome dal piano industriale del governo tedesco presentato nel 2011 e concretizzato alla fine del 2013.
Piano che prevedeva investimenti su infrastrutture, scuole, sistemi energetici, enti di ricerca e aziende per ammodernare il sistema produttivo e riportare la manifattura tedesca ai vertici mondiali.
Quarta rivoluzione industriale: un’opportunità per le PMI
Oggi i consumatori hanno nuove esigenze, il mercato è profondamente cambiato ed è in continua evoluzione.
In questo contesto, anche le micro e piccole imprese artigiane hanno margini di crescita e ottime chance per far crescere il proprio business.
A condizione però che compiano un salto di qualità in termini di diffusione e utilizzo del digitale nei processi produttivi e nella comunicazione.
Come? Facendo leva sulle potenzialità dell’industria 4.0.
A questo proposito, Confartigianato ha redatto il Manifesto degli artigiani per una cultura digitale 4.0, per sostenere l’artigianato nello sviluppo del proprio potenziale di innovazione e guidarlo nei processi di trasformazione tecnologica.
L’Industria 4.0, sostenuta anche da una serie di incentivi per chi investe in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, rappresenta una vera e propria rampa di rilancio, soprattutto per le piccole realtà.