La disoccupazione generale è stabile, mentre risale – seppur di poco – la disoccupazione giovanile. L’ISTAT ha reso noti gli ultimi dati sul mercato del lavoro, presentando per la prima volta un’analisi dell’effetto della componente demografica sulle variazioni dell’occupazione per classe di età.
Occupati e disoccupati: dati mensili stabili
A dicembre 2016 il tasso di occupazione è pari al 57,3%, sintesi di un aumento per la componente maschile e di un equivalente calo per quella femminile. A crescere sono gli occupati di 25-34 anni, mentre calano gli over 35.
Rispetto a novembre ci sono 9mila disoccupati in più, ma il tasso di disoccupazione si mantiene sempre stabile al 12%. Prendendo invece in esame il trimestre ottobre-novembre-dicembre 2016, i disoccupati sono cresciuti di ben 78mila unità, pari a un aumento del 2,6%.
Per quanto riguarda gli inattivi, la stima di dicembre 2016 è in diminuzione – 15mila persone in meno – rispetto a novembre 2016. Il tasso di inattività è stabile al 34,8%.
Disoccupazione giovanile in leggera crescita
Su base annua, a dicembre 2016 abbiamo un leggero aumento del numero di occupati rispetto allo stesso mese del 2015 (+1,1%, pari a 242mila unità in più).
Una crescita attribuibile all’aumento dei lavoratori dipendenti (+266mila unità, di cui +111mila i permanenti e +155mila quelli a termine) che coinvolge sia le donne sia gli uomini concentrandosi tra gli ultracinquantenni (+410mila unità).
Contestualmente, nello stesso periodo sono aumentati i disoccupati (+4,9%, pari a +144 mila unità) e sono calati gli inattivi (-3,4%, pari a 478mila unità in meno).
Non sorridono i giovani dai 15 ai 24 anni, dato che a dicembre 2016 il tasso di disoccupazione, pari al 40,1%, è in crescita dello 0,2% rispetto a novembre 2016.
Boom occupati over 50: +5,5%
L’analisi dell’ISTAT evidenzia che sul calo degli occupati di 15-49 anni (-168mila unità) influisce in modo decisivo la diminuzione della popolazione in questa classe di età, mentre al netto della dinamica demografica la performance occupazionale risulta positiva (+76mila unità), con un aumento del tasso di occupazione.
Al contrario, la crescita demografica della popolazione tra i 50 e i 64 anni contribuisce ad accentuare la crescita dell’occupazione, basti pensare che in un solo anno gli occupati over 50 sono aumentati del 5,5%.