Comprare casa oggi è più facile per via del mercato immobiliare favorevole e del nuovo atteggiamento di apertura delle banche, più disposte a concedere credito.
Inoltre, il governo ha messo insieme parecchi provvedimenti per alleggerire la spesa di acquisto: le cosiddette agevolazioni acquisto casa.
Bonus e agevolazioni che hanno restituito alla casa quel valore che sembrava ormai perduto di investimento sicuro.
Bonus acquisto casa: il regime fiscale
A questo proposito, l’Agenzia delle Entrate fornisce una guida dei bonus acquisto casa.
Lo strumento si rivolge ai compratori persone fisiche nelle compravendite tra privati, oltre che a quelle tra imprese e privati.
Un primo argomento da considerare è quello del regime fiscale previsto per l’acquisto di una casa, la cui attribuzione dipende da due discriminanti:
- se l’acquisto è avvenuto da un privato oppure da un’impresa;
- se si tratta o meno di prima casa;
Comprare casa da impresa
Nel caso di acquisto casa da impresa la cessione è esente da Iva, mentre le spese fiscali da sostenere per il compratore sono:
- l’imposta di registro nella misura del 9%;
- l’imposta ipotecaria fissa di 50 euro;
- l’imposta catastale fissa di 50 euro;
Tuttavia il venditore può decidere di assoggettare la vendita al pagamento dell’Iva, dichiarandolo nell’atto di vendita o nel preliminare di vendita.
In questo caso l’acquirente pagherà:
- l’Iva al 10% sul prezzo della cessione;
- l’imposta di registro fissa di 200 euro;
- l’imposta ipotecaria fissa di 200 euro;
- l’imposta catastale fissa di 200 euro;
Comprare casa da privato
Nel caso invece di acquisto casa da privato, l’acquirente deve pagare:
- l’imposta di registro del 9%;
- l’imposta ipotecaria fissa di 50 euro;
- l’imposta catastale fissa di 50 euro;
A versare le imposte di registro, ipotecaria e catastale è il notaio al momento dell’atto.
Un vantaggio importante è quello che il fisco offre se si tratta di acquisto di prima casa.
Requisiti bonus acquisto casa
Le condizioni per usufruire del bonus acquisto casa sono:
- che l’immobile non sia di lusso, signorile, non sia una villa o un castello;
- che sia ubicato nel comune di residenza dell’acquirente (o nel comune dove entro 18 mesi stabilirà la residenza) oppure nel territorio del comune in cui l’acquirente svolge la propria attività;
- che l’acquirente abbia determinati requisiti;
Nel caso, l’acquirente deve versare alcune imposte.
Se si acquista da un privato o un’impresa che vende in esenzione Iva:
- l’imposta di registro proporzionale nella misura del 2% del prezzo della cessione;
- l’imposta ipotecaria fissa di 50 euro;
- l’imposta catastale fissa di 50 euro;
Se invece si acquista da un’impresa ma con vendita soggetta a Iva:
- l’Iva ridotta al 4% sul prezzo della cessione;
- l’imposta di registro fissa di 200 euro;
- l’imposta ipotecaria fissa di 200 euro;
- l’imposta catastale fissa di 200 euro;