Il governo italiano non emetterà il bollo auto per le strade statali. Nemmeno il tempo di far circolare la notizia che, in poche ore, è arrivata puntuale la smentita da parte delle istituzioni. Dunque, non ci sarà nessun bollo auto aggiuntivo.
MIT: «Nessun bollo auto aggiuntivo»
A smentire tutti ci ha pensato il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con una nota pubblicata oggi sul proprio sito ufficiale: «Non c’è allo studio alcuna ipotesi di bollo stradale aggiuntivo che riguardi le strade Anas», si legge nel comunicato.
Pericolo scampato quindi, per la gioia degli automobilisti che già facevano i calcoli pensando a come pagare l’ultima “trovata” ministeriale.
Bollo auto strade statali: i perchè della tassa
Ad annunciare la possibile entrata in vigore del bollo auto per le strade statali era stato Il Messaggero, secondo cui il governo avrebbe così potuto incamerare i 2 miliardi di euro necessari per avviare la privatizzazione di Anas, la società che gestisce strade e autostrade in Italia il cui unico socio oggi è il Ministero dell’Economia.
Il nuovo bollo auto sarebbe servito a pagare il transito su quelle strade italiane fino a oggi gratuite, per un totale di 25mila chilometri di asfalto dal Grande Raccordo Anulare di Roma fino alla Salerno-Reggio-Calabria. Inoltre il contributo da parte degli automobilisti sarebbe stato annuale e non a consumo.
Bollo auto strade statali, dove si usa
Bollo auto statale che il governo avrebbe emesso sulla falsariga delle cosiddette “vignette autostradali”, cioè quei contrassegni adesivi presenti in alcuni paesi europei – Svizzera, Austria, Romania – il cui pedaggio viene calcolato non in base ai chilometri percorsi ma in base al periodo di tempo – settimane, mesi, anni – nel quale l’utente può percorrere le strade soggette al pagamento.
A mettere d’accordo tutti ci ha però pensato lo stesso Ministero dei Trasporti, ribadendo come tale tassa non entrerà in vigore in Italia. Sarà vero?