L’INPS ha pubblicato i livelli di reddito per ottenere l’Assegno al Nucleo Famigliare (acronimo ANF).
I livelli reddituali si applicano nel periodo compreso dal 1° luglio 2017 al 30 giugno 2018.
Ma cos’è l’assegno al nucleo famigliare INPS e come si ottiene?
Bonus Famiglia 2017: invariati i livelli di reddito
La circolare INPS n. 87 del 18 maggio 2017 comunica i livelli reddituali utili alla corresponsione dell’Assegno al Nucleo Familiare (ANF).
I livelli restano invariati rispetto a quelli dell’anno precedente.
Pertanto, sono confermati anche i rispettivi importi (giornalieri, settimanali, quattordicinali e quindicinali) della prestazione.
Chiunque può consultare le tabelle relative ai livelli reddituali sul sito dell’INPS, in allegato alla circolare n. 87.
Assegno Nucleo Famigliare INPS: a chi spetta
Il bonus nucleo famigliare (o assegno nucleo famigliare) è un bonus famiglia INPS per le famiglie dei lavoratori dipendenti o dei pensionati da lavoro dipendente.
I nuclei devono essere composti da più persone e il reddito complessivo deve essere inferiore a quello determinato ogni anno dalla legge.
L’assegno al nucleo famigliare INPS spetta a:
- lavoratori dipendenti;
- lavoratori dipendenti agricoli;
- lavoratori domestici;
- lavoratori iscritti alla gestione separata;
- titolari di pensione a carico del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, dei fondi speciali ed ex ENPALS;
- titolari di prestazioni previdenziali;
- lavoratori in altre situazioni di pagamento diretto;
L’importo del bonus famiglia INPS è calcolato in base alla tipologia del nucleo familiare, del numero dei componenti e del reddito complessivo del nucleo.
Sono previsti importi e fasce reddituali più favorevoli per situazioni di particolare disagio (es. nuclei monoparentali o con componenti inabili).
Se il richiedente svolge attività lavorativa dipendente, la domanda va presentata al proprio datore di lavoro utilizzando il modello ANF/DIP (SR16).
Il datore di lavoro deve corrispondere l’assegno per il periodo lavorativo prestato alle proprie dipendenze, anche se la richiesta è stata inoltrata dopo la risoluzione del rapporto, nel termine di prescrizione di cinque anni.