Twitter a pagamento, ma solo per media e inserzionisti.
L’indiscrezione secondo cui il celebre social network potrebbe presto diventare a pagamento sta circolando da giorni, ma gli utenti possono stare tranquilli.
Twitter a pagamento, il progetto
Tutto nasce da un sondaggio commissionato dallo stesso Twitter e rivolto ai suoi iscritti.
Nel sondaggio, agli utenti è stato chiesto come dovrebbe essere un’eventuale versione a pagamento di Twitter.
L’azienda, attraverso la rivista The Verge, ha confermato che è tutto vero e che il progetto esiste eccome.
In pratica, professionisti, inserzionisti e media sarebbero presentati attraverso un profilo premium inserito in TweetDeck, il client per la gestione professional di Twitter.
In questo modo essi potrebbero essere informati sulle breaking news e su ciò che è più di tendenza in un dato momento, oltre a tool di analisi e sezioni statistiche sui profili.
Twitter in vendita, le voci continuano
L’idea di un Twitter a pagamento nasce dal calo del numero di iscritti al popolare social network.
Un calo che si contrappone alla crescita dei concorrenti Facebook, Instagram e WhatsApp.
Twitter è da tempo al centro di possibili voci di vendita e, addirittura, l’anno scorso la sua cessione sembrava quasi imminente.
In prima fila per acquistare il social dei “cinguettii” ci sarebbe Saleforce, piattaforma specializzata nei sistemi cloud.
Indiscrezioni parlano anche di un possibile interessamento da parte di Google e persino di Walt Disney.
Secondo le stime, per acquistare Twitter servirebbero 20 miliardi di dollari.
Nel 2016, a dieci anni dalla sua fondazione, il celebre social network ha fatturato 2,52 miliardi di dollari.
Si è trattato di un aumento del 14% alla voce ricavi, ma le perdite sono state di ben 456 milioni di dollari.
A oggi Twitter conta un totale di 319 milioni di utenti attivi nel mondo, mentre i suoi impiegati sono 3898.