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Ancora un altro calo per quanto riguarda il prezzo del petrolio, con le quotazioni petrolifere scese ai minimi dallo scorso novembre.
Nel frattempo però, la Russia ha mantenuto le promesse fatte all’OPEC tagliando la propria produzione di greggio.
Prezzo del petrolio ai minimi: 45,92 dollari al barile
Il prezzo del petrolio WTI è sceso sotto la soglia dei 46 dollari al barile per la prima volta da inizio anno.
Ora le quotazioni petrolifere si attestano a 45,92 dollari al barile, segnando un -4%.
La convinzione fra gli operatori economici è che i tagli alla produzione, concordati fra l’OPEC e gli altri produttori, siano inefficaci nel sostenere le quotazioni.
Dopo l’accordo di novembre, il prezzo del petrolio è stato contrassegnato da un trend ottimistico che si nutriva delle aspettative circa i progressivi tagli che l’accordo avrebbe portato con sé.
Tuttavia, a fronte anche dell’iper-produzione di shail oil Usa, i tagli sono risultati inutili.
Petrolio, Russia taglia produzione
E pensare che la Russia i suoi impegni li ha rispettati.
A maggio 2017 la produzione di petrolio russa è diminuita di 300.790 barili al giorno rispetto ai livelli record dello scorso ottobre.
Si tratta di un taglio addirittura superiore, anche se di poco, rispetto ai 300mila barili al giorno promessi.
Tuttavia l’attenzione degli investitori oggi si concentra soprattutto sugli Stati Uniti, da cui arrivano segnali negativi.
Questo perche l’EIA ha sì segnalato un calo delle scorte di petrolio Usa la settimana scorsa, ma solo di 930mila barili.
Quanto alla benzina, gli stock, saliti di altri 191mila barili, superano del 10% la media stagionale del decennio e la domanda si conferma debole (-2,7% nelle ultime 4 settimane).
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