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Alla fine l’accordo è stato trovato: l’OPEC ha deciso di proseguire nei tagli alla produzione per far risalire il prezzo del petrolio.
L’intesa è stata raggiunta a Vienna, dove i membri OPEC e non OPEC si sono riuniti per discutere dei tagli all’output di greggio.
Tuttavia la proroga dei tagli sembra non avere “scaldato” le quotazioni petrolifere, che hanno addirittura perso valore.
C’è l’accordo OPEC: tagli prorogati fino a marzo 2018
I tagli alla produzione – 1,8 milioni di barili al giorno – sono stati prorogati fino alla fine di marzo 2018.
L’accordo è stato trovato soprattutto grazie alla spinta di due dei maggiori produttori, Arabia Saudita e Russia.
Sul tavolo c’era anche l’ipotesi di una maggiore riduzione dell’output, ma è stata scartata perché giudicata non necessaria.
Prezzo del petrolio in discesa nonostante l’accordo
Sembra però che il mercato del petrolio non abbia gradito l’accordo.
Già in mattinata è infatti arrivato un primo tonfo delle quotazioni petrolifere, con il Brent sceso a 52,72 dollari al barile.
Come mai? Secondo la maggior parte degli analisti, la proroga era scontata e il mercato è rimasto deluso dalla decisione di non praticare tagli maggiori.
Ora non rimane che aspettare l’evoluzione delle quotazioni petrolio nei prossimi mesi.
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