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Le ultime novità in tema di pensioni arrivano dalle dichiarazioni del deputato PD Vinicio Peluffo, a margine di un incontro svoltosi a Rho ieri sera – lunedì 16 gennaio – e dedicato alla legge Finanziaria 2017. “Lavoreremo sulla pensione contributiva di garanzia e sulla previdenza complementare. E adegueremo la tipologia di lavoro all’aspettativa di vita delle persone”, ha detto Peluffo.
Pensioni: flessibilità, equità attuariale e sociale
Durante l’incontro nella sede PD di via Buon Gesù a Rho, Peluffo – in passato segretario di Sinistra Giovanile e capo della segreteria di Walter Veltroni – ha affrontato il tema previdenziale spiegando come le nuove disposizioni siano nate dal confronto continuo tra il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e le rappresentanze sindacali.
Soprattutto, Peluffo ha indicato tre principi-guida per la riforma delle pensioni: flessibilità in uscita, equità attuariale ed equità sociale. “Abbiamo realizzato diversi interventi – così Peluffo – grazie all’anticipo pensionistico, al cumulo dei contributi in casse diverse e sui lavoratori precoci o impegnati in mestieri usuranti”. E ancora, sul reddito: “Abbiamo esteso la no tax area e la quattordicesima ai pensionati”.
Lavoratori precoci scrivono a Leonardi
Nel frattempo, alcuni lavoratori precoci hanno scritto una lunga lettera su Facebook a Marco Leonardi – new entry del Governo Gentiloni al posto di Tommaso Nannicini – affinché si occupi della loro situazione. “Siamo quei lavoratori che hanno iniziato a lavorare a 14, 15 e 16 anni – si legge nella lettera – e che si sono visti innalzare l’età lavorativa per almeno 4 volte con l’ultima legge, che ci ha distrutti nel fisico e nella mente. Quello che noi chiediamo è di poter andare in pensione non con 35 o 40 anni ma, da buoni e onesti cittadini, abbiamo scelto di chiedere la quiescenza con 41 anni di contributi. Anche se abbiamo 57, 58, 60 anni, è come se ne avessimo 67, 68, 70, perché la fatica provata in gioventù ci ha sfiancato. Siamo stanchi, demotivati e scoraggiati. Abbiamo sacrificato la nostra adolescenza e la nostra gioventù per aiutare la famiglia”.
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