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Cig 2016 al minimo storico dal 2008, mentre calano bruscamente anche le richieste di disoccupazione. Sono i numeri che si leggono dall’Osservatorio sulla cassa integrazione dell’INPS. Vediamoli nel dettaglio.
Cala la cassa integrazione: dal 2015 – 14,8%
Secondo gli ultimi rilevamenti, nell’anno 2016 le aziende hanno chiesto all’INPS un totale di 581 milioni di ore di cassa integrazione, con un calo del 14,8% rispetto all’anno 2015. E questo, come detto, è il dato più basso dopo il 2008.
A dicembre 2016 sono stati chiesti 37,7 milioni di ore di cassa integrazione, dato in linea con quello del mese di novembre (erano 37,9 milioni) ma che rispetto a dicembre 2015 fa segnare un -11%.
Richieste disoccupazione: -12,3% rispetto al 2015
Sul fronte disoccupazione, a novembre 2016 sono pervenute all’INPS 200.678 domande per le prestazioni di disoccupazione (Naspi, ASpi e mini Aspi) e mobilità, con un aumento dello 0,9% rispetto a novembre 2015. A ottobre invece, le richieste complessive di prestazioni di disoccupazione erano state 258.390, in linea con lo stesso periodo del 2015.
Tuttavia, va detto che nei primi 11 mesi del 2016 sono state chieste in totale 1.707.652 prestazioni di disoccupazione, con un calo del 12,3% rispetto allo stesso periodo del 2015.
Cig a febbraio per lavoratori Maserati Torino
Cosa ci aspetta ora nel 2017? Al momento la notizia è che a febbraio – per la precisione dal 6 al 12 – andranno in cassa integrazione i lavoratori dello stabilimento Maserati di Grugliasco, in provincia di Torino, dove il volume della produzione di auto si è già fortemente ridotto passando dalle 36mila unità del 2014 alle 23mila del 2016.
«Ci auguriamo – hanno commentato il segretario di Fiom Torino Federico Bellono e il responsabile di Fiom Collegno Edi Lazzi – che si tratti di un episodio circoscritto e che non sia invece l’inizio di un nuovo periodo di utilizzo massiccio dell’ammortizzatore sociale. Anche per questo – aggiungono – diventa sempre più urgente far arrivare un nuovo modello per il polo del lusso Torinese, e specificatamente a Mirafiori, nonché ipotizzare un piano per Grugliasco, accelerando anzitutto i tempi di restyling degli attuali modelli Ghibli e Quattroporte».
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