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La disoccupazione giovanile italiana è leggermente scesa, ma peggio di noi in Europa ci sono solo Grecia e Spagna.
Come si fa quando si rimane senza lavoro? Esiste la cosiddetta indennità di disoccupazione.
Per ottenerla è necessario presentare domanda di disoccupazione.
Vediamo quali sono i passi da seguire.
Disoccupazione giovanile Italia: gli ultimi dati
Secondo l’ISTAT, a marzo la disoccupazione giovanile è scesa al 34,1%, il valore più basso dal febbraio 2012.
Il tasso di occupazione giovanile è risalito fino al 17,2% ed è il valore più elevato dal novembre 2012.
I posti di lavoro giovanile nell’ultimo mese sono saliti di 24mila unità.
Tuttavia i giovani disoccupati in Italia rimangono tantissimi e per loro (così come per gli altri) a volte si rende necessaria l’indennità di disoccupazione.
Indennità di disoccupazione INPS: gli assegni previsti
Le sigle degli assegni di disoccupazione INPS sono davvero tantissime: Naspi INPS, ASpl, DIS-COLL eccetera.
Naspi INPS è una indennità di disoccupazione INPS mensile in relazione agli eventi di disoccupazione involontaria che si sono verificati a decorrere dal 1° maggio 2015.
ASPI INPS è stata invece istituita per gli eventi di disoccupazione verificatisi a partire dal 1° gennaio 2013 e sostituisce l’indennità di disoccupazione ordinaria non agricola.
Per gli eventi di cessazione lavoro verificatisi fino al 30 aprile 2015, la ASPI è stata erogata su richiesta ai lavoratori dipendenti che hanno perso involontariamente l’occupazione.
Esiste anche la ASDI, che fornisce una tutela di sostegno al reddito ai lavoratori già beneficiari di NASPI INPS.
Questi ultimi devono ancora essere disoccupati e con un ISEE non superiore a 5mila euro e, alternativamente, con più di 55 anni o con un minore in famiglia.
Abbiamo anche la DIS-COLL, indennità di disoccupazione per co. co. co. e co. co. pro.
La DIS-COLL è erogata per eventi di disoccupazione verificatisi dal 1° gennaio al 31 dicembre 2015.
I soggetti (collaboratori coordinati e continuativi anche a progetto) devono essere iscritti in via esclusiva alla Gestione Separata.
Essi non devono poi essere pensionati o titolari di partita IVA.
La DIS-COLL è stata successivamente prorogata anche per gli eventi di disoccupazione verificatisi dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2016.
La prestazione non è più prevista per le cessazioni involontarie dai rapporti di collaborazione intervenute dal 1° gennaio 2017.
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