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Le quotazioni petrolifere resteranno su valori più bassi di quelli che si aspetta il mercato internazionale.
Lo dicono gli analisti di Kames Capital, società scozzese di asset management.
Nel frattempo, in Libia è stata sospesa la produzione di petrolio nel più grande giacimento del paese.
Quotazione petrolifere: perchè non saliranno
Dunque, secondo gli esperti di Kames Capital, il prezzo del petrolio non è destinato a salire.
Gli analisti citano come prova i noti problemi di offerta in eccesso a cui si uniscono metodi sempre più avanzati di estrazione del petrolio.
A questo proposito, da Kames Capital ritengono che il calo di oltre il 10% del mese scorso delle quotazioni petrolifere non sia stato un caso isolato.
Ma il balzo delle scorte di petrolio non è il solo fattore negativo dietro a un simile andamento del prezzo.
Kanes Capital parla infatti di un contesto in cambiamento anche sul fronte della domanda.
Di conseguenza, il potenziale per un rialzo delle quotazioni del petrolio è decisamente limitato.
«Dopo la recessione – spiegano – i gruppi attivi nell’esplorazione e produzione di petrolio e quelli focalizzati nel gas di scisto sono in grado di operare in un contesto di prezzi bassi».
Ricordiamo che il prezzo del petrolio era salito ancora la settimana scorsa, dopo il raid Usa in Siria.
Un attacco che le forze armate americane avevano condotto per colpire la base militare vicino alla città di Homs.
In quell’occasione il petrolio era arrivato a 52,94 dollari al barile, il picco massimo registrato dell’ultimo mese.
Petrolio, sospesa produzione in Libia
Sospesa, a una settimana dal suo ripristino, la produzione di petrolio del giacimento di Sharara, il più grande della Libia.
Ne dà notizia l’agenzia Bloomberg, che cita fonti a conoscenza della questione.
Il giacimento libico era stato bloccato a fine marzo da un gruppo armato.
Tuttavia, qualche giorno fa l’estrazione era ripresa dopo l’intervento delle autorità.
Il motivo dell’interruzione del funzionamento dell’oleodotto non è stato specificato.
Il giacimento di Sharara produce 200 mila barili di petrolio al giorno e il volume totale di produzione in Libia, prima della sospensione, raggiungeva la quota di 700 mila barili al giorno.
Del giacimento si occupano la NOC e un consorzio che comprende la spagnola Repsol, la francese Total, la norvegese Statoil e l’austriaca OMV.
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