Evasione Fiscale in Italia: Ogni Anno Sottratti 110 Miliardi

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L’evasione fiscale in Italia si aggira sui 110 miliardi di euro annui, ma si tratta di un dato ormai stabile da diverso tempo.

La Commissione per la redazione della “Relazione annuale sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva” ha diffuso oggi gli ultimi numeri dell’evasione fiscale.

Evasione fiscale in Italia: il 30% nei servizi alle famiglie

Il settore dove si concentra maggiormente il reato di evasione fiscale è quello dei servizi alle famiglie.

Qui il sommerso ammonta a circa il 30%.

Per quanto riguarda il commercio e i pubblici esercizi, l’evasione scende al 26%.

L’evasione fiscale nelle costruzioni è pari al 24%, mentre quella nei servizi alle imprese è al 20%.

Evasione, gli esperti: «Dati stabili da 10 anni»

Numeri che rimangono importanti, ma qualche buona notizia c’è.

«I 110 miliardi di evasione fiscale e contributiva denunciati oggi sono pressoché stabili da almeno 10 anni», afferma Paolo Zabeo, coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA.

A far ben sperare è invece il numero di strumenti a disposizione oggi per contrastare il reato di evasione fiscale in Italia.

Dice il segretario CGIA Renato Mason: «Oggi ci sono tutte le condizioni affinché l’evasione venga contrastata e ricondotta a dimensioni più accettabili, favorendo coloro che non vogliono e non possono evadere le tasse».

La CGIA ha individuato almeno una dozzina di provvedimenti a disposizione del fisco per contrastare efficacemente l’evasione fiscale, ad esempio:

  • abolizione del segreto bancario;
  • studi di settore;
  • blitz contro la mancata emissione di scontrini e ricevute;
  • redditometro;
  • spesometro;
  • 117 (il numero di pubblica utilità della Guardia di Finanza);
  • Serpico (il super cervellone che registra decine di migliaia di informazioni al secondo per mettere a confronto dichiarazioni dei redditi, polizze, informazioni di catasto, demanio, motorizzazione etc.);
  • metodologie di controllo delle Pmi e dei lavoratori autonomi;
  • limite all’utilizzo dei contanti fino a 3mila euro;
  • utilizzo del Pos per le transazioni commerciali;
  • fattura elettronica;
  • reverse charge.

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