Dietrofront dell’Unione Europea: l’abolizione del roaming potrebbe slittare di un anno.
E’ quanto emerge dalle linee guida del Berec, l’associazione europea delle Authority nazionali delle telecomunicazioni.
Abolizione del Roaming: si può chiedere una deroga
Come mai l’abolizione del roaming potrebbe partire solo dal 2018?
In pratica, gli operatori telefonici hanno la facoltà di chiedere una deroga ai regolatori nazionali.
Deroga che potrà essere chiesta entro e non oltre il 15 maggio 2017.
Per quanto riguarda l’Italia, sarà l’AgCom ad autorizzare il gestore che ne farà richiesta a posticipare l’annullamento dei costi di roaming.
Ci saranno deroghe anche sul roaming a costo zero.
Ad esempio, qualora l’utente abusasse della linea telefonica o ricorresse al roaming per un periodo superiore ai quattro mesi.
Tali eventuali costi aggiuntivi, secondo le linee guida, non potranno comunque superare le tariffe telefoniche wholesale regolamentate nell’Ue.
Le nuove tariffe roaming: quanto si pagherà
Ricapitolando, lo scorso gennaio l’Unione Europea aveva deciso di abolire il roaming a partire dal 15 giugno 2017.
Parlamento, Consiglio e Commissione Europea avevano anche deciso le nuove tariffe mobile di roaming fino al 2022:
- dal 15 giugno 2017: 7,7 euro/GB;
- dal 1° gennaio 2018: 6 euro/GB;
- dal 1° gennaio 2019: 4,5 euro/GB;
- dal 1° gennaio 2020: 3,5 euro/GB;
- dal 1° gennaio 2021: 3 euro/GB;
- dal 1° gennaio 2022: 2,5 euro/GB;
Le tariffe mobile all’ingrosso saranno il 90% più basse di quelle ora in vigore.
Esse dovranno però consentire agli operatori dei Paesi visitati di recuperare i loro costi senza dover aumentare i prezzi al dettaglio.
Inoltre il tetto dovrà permettere la prosecuzione della gestione e dell’ammodernamento delle reti telefoniche, in modo tale che i cittadini europei possano avere connessioni stabili in tutta Europa.