News Pensioni 2017, in Arrivo Correttivi alla Riforma: Ecco Quali

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La riforma delle pensioni, prevista dalla legge di Bilancio 2017, non è ancora entrata nel vivo ma il Governo Gentiloni sta già pensando a dei micro-aggiustamenti per correggerla. Lo riporta Il Sole 24 Ore, secondo cui i tecnici dell’esecutivo sono al lavoro per un provvedimento correttivo di tipo normativo che, stando a quanto trapela da Palazzo Chigi, verrebbe varato in tempi non molto lunghi.

News pensioni 2017: i tre correttivi

Ma quali sarebbero questi micro-aggiustamenti? Anzitutto, si parla di un allargamento dell’accesso all’Ape sociale – vale a dire l’anticipo pensionistico – in particolare per quanto riguarda le persone invalide. Attualmente infatti, la condizione di invalidità per accedere all’Ape sociale deve essere pari o superiore al 74% e il governo pensa di diminuirla portandola al 60%.

In secondo luogo, sempre per quanto riguarda l’Ape sociale, l’esecutivo sta ragionando se includervi anche i lavoratori in esubero dello stabilimento Ilva di Taranto.

In terzo luogo, il Governo sta ragionando sul cumulo di periodi assicurativi, detto anche “cumulo gratuito”, vale a dire la facoltà di poter cumulare i periodi assicurativi con contribuzione versata in più gestioni previdenziali in modo da ottenere una pensione unica. L’esecutivo vorrebbe estendere l’utilizzo del cumulo gratuito anche per conseguire i requisiti di accesso a “opzione donna” – o Regime sperimentale donna – un’altra delle novità previdenziali presenti nella legge di Bilancio 2017. Trattasi, quest’ultima, di un beneficio che permette alle lavoratrici di andare in pensione con requisiti anagrafici più favorevoli rispetto a quelli in vigore dal 1° gennaio 2008 in poi.

Oggi per avere diritto a “opzione donna” è necessario possedere, entro il 31 dicembre 2015:

  • un’anzianità assicurativa e contributiva di almeno 35 anni (34 anni, 11 mesi e 16 giorni per le gestioni esclusive dell’AGO)
  • un’età di 57 anni, se dipendenti, e di 58, se autonome. Tuttavia, dal 1° gennaio 2013 il requisito è divenuto di 57 anni e 3 mesi per le dipendenti e di 58 anni e 3 mesi per quelle autonome.

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