Attivazione Voucher: Cosa Deve Fare il Committente

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La recente frenata dei voucher INPS è dovuta alle ultime norme sulla loro attivazione. Voucher che sono diminuiti a gennaio 2017, con le vendite attestatesi intorno a 8,9 milioni.

Un brusco calo, in controtendenza con gli aumenti fatti registrare nei mesi scorsi.

Come mai è calata la crescita dei voucher? E quali sono le regole per attivarli? Vediamo di dare qualche spiegazione.

Frena crescita voucher: perchè?

A gennaio 2017 le vendite dei voucher INPS si sono stabilizzate a 8,9 milioni, crescendo pochissimo rispetto agli 8,5 milioni del gennaio precedente.

Un incremento irrisorio calcolabile in appena 400mila unità, circa il 3,9%.

La spiegazione la fornisce l’INPS: «La forte flessione nella crescita può riflettere gli effetti del decreto con cui sono stati introdotti obblighi di comunicazione preventiva in merito all’orario di svolgimento della prestazione lavorativa».

Ricordiamo infatti che, una volta acquistati, i voucher INPS vanno attivati prima di poter iniziare a lavorare.

Attivazione voucher: le regole da rispettare

Tra i maggiori cambiamenti del 2017 abbiamo l’SMS che bisogna inviare prima di iniziare la giornata lavorativa.

Il messaggio deve essere inviato dal committente alla sede territoriale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione lavorativa.

Nel testo del messaggio vanno inseriti i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, il luogo, il giorno e l’ora di inizio e fine della prestazione.

In alternativa all’SMS, il committente può utilizzare il servizio di posta elettronica.

Mancata comunicazione: le sanzioni

Cosa succede se il committente omette la comunicazione?

In questo caso si applica la sanzione amministrativa da 400 a 2.400 euro in relazione a ciascun lavoratore per cui è stata omessa la comunicazione.

La violazione non è sanabile a posteriori e, pertanto, non si applica la procedura di diffida di cui all’articolo 13 del decreto legislativo 23 aprile 2004, n. 124.

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